il mio Percorso
Mi sono laureata in Psicologia, presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2004 con una tesi sperimentale presso l’Istituto di Neurofisiologia del CNR di Pisa sotto la supervisione della Prof.ssa Nicoletta Berardi (110/110 cum laude). Mi sono in seguito appassionata al mondo della ricerca e ho iniziato nel 2005 un corso di perfezionamento in neurobiologia (PhD) alla Scuola Normale Superiore di Pisa sotto la guida del Prof. Lamberto Maffei.
In quegli anni ho imparato il piacere della scoperta e dello studio di come funziona il cervello, la mente e di quali fattori possano influenzarne lo sviluppo. Ho concluso il mio dottorato di ricerca nel 2010 con una tesi sulle cure materne (70/70 cum laude), come esse influenzino lo sviluppo di alcune funzioni da quelle sensoriali (leggi) a quelle cognitive e affettive (leggi).
Durante questo percorso ho conseguito l’abilitazione alla professione di psicologo. Ho svolto un tirocinio presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, dove ho studiato i fattori che favoriscono una prognosi positiva per le persone che subiscono un trapianto di fegato e un tirocinio all’Unità Operativa di Ematologia dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa in cui ho potuto osservare l’attività clinica di supporto psicologico per le persone affette da leucemia. In questa formazione ho avuto anche la possibilità di studiare un fenomeno sempre più emergente di quel periodo, ovvero il gioco d’azzardo patologico (leggi).
Il 2010 è stato un anno importante, finivo un percorso molto sfidante come quello del dottorato di ricerca che mi aveva arricchito profondamente e avevo aperto la porta all’attività clinica. Davanti a me varie possibilità di cammino, dove andare?
Firenze ► Pisa:
dalla psicologia alle neuroscienze
Pisa:
dalle neuroscienze alla psicoterapia
Nel 2010 mi sono iscritta alla specializzazione in psicoterapia, cercavo una scuola che tenesse a braccetto la ricerca, le neuroscienze e il piacere per la scoperta: scelsi l’Istituto di Psicoterapia Integrata che oggi è diventata la Scuola di Psicoterapia Integrativa Interdisciplinare – SPII di cui faccio parte come tutor.
La scuola mi ha permesso di partecipare a vari convegni fra cui il Congresso di Psicoterapia SIPSIC tenutosi a Roma nel 2011 e a Paestum nel 2013, in entrambi sono stata premiata come “giovane psicoterapeuta emergente” (nel 2013 1° classificata). Nel periodo del tirocinio, come psicoterapeuta in formazione, ho arricchito le mie competenze cliniche integrandole con la mia esperienza nella ricerca scientifica. Sono entrata nel mondo della clinica, delle neuroscienze cliniche, e ho iniziato un’esperienza formativa e poi lavorativa con l’IRRCS Stella Maris di Pisa.
Quest’istituzione mi ha accolto per tre anni, dandomi la possibilità di acquisire competenze nell’ambito dell’età evolutiva, della psichiatria dello sviluppo, dell’epilessia e della riabilitazione in età evolutiva. Mi sono occupata dei genitori e dei loro bambini cui veniva diagnosticato lo spettro autistico (leggi 1 / leggi 2), di bambini con disturbo dell’alimentazione, con epilessia e con difficoltà psicologiche importanti. In quegli anni ho lavorato in un progetto TELETHON che studiava i meccanismi neurofisiologici della co-presenza dello spettro autistico e dell’epilessia (leggi 1 / leggi 2). Quello che mi rimane di tale esperienza è il prezioso arricchimento che ognuno di loro, dai bambini ai genitori agli operatori, mi ha donato rendendomi una persona e una professionista migliore.
Nel 2014 ho terminato la mia specializzazione in psicoterapia (70/70) e in quello spazio che è stato di crescita, d’evoluzione, ho incontrato docenti, trainer e poi colleghi di rara umanità e profondità di pensiero. L’accoglienza, la sicurezza e l’assenza di giudizio mi hanno permesso di scoprirmi e accrescere la mia complessità, in altri parole la mia resilienza. Devo molto a tutti quelli che hanno fatto parte di quella comunità, un pensiero d’intima gratitudine va a Ezio Menoni e a Kitergiata Iannelli.
Il 2014, dunque, è stato un altro anno importante, finisce un’esperienza di vita profonda segnata dalla ricerca di me stessa nella sua parte più autentica ed ecco che arriva un’opportunità, un’altra decisione da prendere: partire per un’esperienza all’estero? Parto, la direzione è Ginevra, nella Svizzera francofona, con un progetto di ricerca sullo studio dell’attività cerebrale nei bambini affetti dallo spettro autistico ed epilessia, in collaborazione con l’IRRCS Stella Maris.
Sono rimasta all’estero per tre anni, ho lavorato inizialmente nel Dipartimento di Neuroscienze di Base dell’Università di Ginevra e poi all’Ospedale Cantonale Universitario, nell’Unità di Epilessia. Ho avuto la fortuna di avere dei supervisori molto preparati e pieni di entusiasmo (Prof. Chritoph Michel, Prof. Margitta Seeck) così come colleghi di grande professionalità.
Gli anni di Ginevra mi hanno permesso non solo un avanzamento professionale ma anche umano. Ritrovarsi in una terra straniera, per quanto geograficamente vicina alla tua, ti pone di fronte delle sfide d’adattamento, delle sfide con te stesso, per le quali è innegabile l’importanza di realizzare le proprie aspettative dove, tuttavia, resta di maggior valore “il viaggio” che si è compiuto.
Pisa ► Ginevra:
dalla psicoterapia alle neuroscienze cliniche
Ginevra ► Trieste:
psicoterapia e neuroscienze
Trieste. La prima volta sono arrivata in treno, di notte, e le luci della costiera insieme al Faro della Vittoria mi hanno svelato la città. Non sapevo niente di lei e ancora ho molto da scoprire, sicuramente mi ha catturato come pochi luoghi hanno saputo fare.
Mi sono fermata qui, ormai da più di tre anni, e Trieste è diventata la mia città. Un nuovo inizio, con incarichi clinici e di ricerca. Ho lavorato anche per un periodo fuori regione, presso La Nostra Famiglia del polo di Conegliano, nel reparto di epilessia. Nel tempo ho consolidato un continuo rapporto lavorativo con la Clinica Neurologica dell’Ospedale Universitario di Cattinara, come psicologa-psicoterapeuta che svolge supporto psicologico e valutazioni neuropsicologiche ai pazienti affetti da sclerosi multipla. Nell’ambito di questa malattia, ho svolto anche attività di ricerca scientifica focalizzata a comprendere meglio le possibili alterazioni cognitive e i relativi correlati neurofisiologici (leggi). L’esperienza con la malattia della sclerosi multipla, e soprattutto con le persone che la vivono, mi ha dato l’opportunità di camminare in territori sconosciuti, di crescere ancora una volta come persona e professionista.
Infine, per ultima ma non d’importanza, c’è la mia esperienza con il Tribunale dei Minorenni di Trieste. Sono stata selezionata per essere Giudice Onorario e insieme a un gruppo di colleghi e giudici togati svolgo attività giuridica nell’ambito del civile e del penale. Questo incarico mi ha fatto guardare al mondo dei bambini e dei ragazzi secondo una prospettiva particolare, poco comune per uno psicologo. Il contato con la famiglia, con tutte le sue dinamiche, e la società in cui i minori sono immersi e dove crescono, consentono di cogliere certe criticità altrimenti perse nel mare magnum del fluire della vita.