"Posso sentirmi colpevole per il passato, apprensivo riguardo al futuro, ma posso agire solo nel presente"

- Abraham Maslow -

Mi presento

Mi chiamo Sara Baldini e sono una psicologa e psicoterapeuta iscritta all’albo degli Psicologi della Toscana dal 2010 (n.5714).
La mia formazione ha seguito un percorso articolato, anche all’estero, con due principali assi:

La profonda curiosità per il funzionamento dell’essere umano (psicologico e neurobiologico) mi ha spinto su questo cammino, dove la persona emerge come espressione di un racconto di vita, di un tutt’uno fatto di mente-cervello-corpo.
Ho conseguito la laurea in Psicologia Generale e Sperimentale all’Università degli Studi di Firenze, in seguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze alla Scuola Normale Superiore di Pisa e la Specializzazione in Psicoterapia a orientamento integrativo presso l’Istituto di Psicoterapia Integrata, oggi Scuola di Psicoterapia Integrativa Interdisciplinare (SPII).
Attualmente, oltre a svolgere attività di psicoterapeuta ed essere Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste, svolgo anche attività clinica e di ricerca presso la Clinica Neurologica dell’Ospedale Cattinara di Trieste. Inoltre, sono tutor alla SPII.

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il Modello

I principi guida della mia pratica psicoterapeutica sono l’esperienzialità, l’affettività e la coscienza/ consapevolezza.

L’approccio integrativo, in continua evoluzione, prevede un impegno condiviso tra persona-terapeuta e persona-paziente, per la ricerca delle risorse e degli elementi critici attraverso sequenze esperienziali e dialoghi con i vari livelli del Sé (percettivi, motori, affettivi, cognitivi).

Il fine della terapia è la costruzione di resilienza, attraverso la (ri)costruzione della coesione e della coerenza del Sé.

Quest’approccio si pone come una scelta alternativa alle crisi, alla percezione di solitudine e di mancanza di vie d’uscita, alle aspettative disattese, alle aspettative disattese. Clicca qui per saperne di più

Nell’incontro terapeutico:

la persona-paziente è protagonista attiva della sua terapia

la persona-paziente e la persona-terapeuta costruiscono le condizioni adatte per un cambiamento

la percezione di sicurezza, costruita sulla fiducia e il rispetto in terapia, è il prerequisito per affrontare le crisi

c’è una ricerca costante e collaborativa delle risorse disponibili a fronte dei problemi emergenti

Approfondimenti

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